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venerdì 2 maggio 2014

You Stringher e divagazioni enoiche dal Far East Film Festival

Come promesso ecco la seconda parte dell'intervista a Carolina Venturini e Sara Tortelli artefici del progetto You Stringher.
Giusto una rinfrescatina per chi non si è lasciato tentare dal click al link: trattasi di un'importante iniziativa, finalmente portata in una scuola ovvero all'Istituto Stringher di Udine, che prevede l'insegnamento all'utilizzo dei social network applicati alla materia turismo. Ci possiamo mettere di mezzo (quasi!) tutti, dal gestore di bed&breakfast al grande albergo, dal museo alla Proloco, dal ristorante all'agriturismo di collina, tutti hanno o perlomeno dovrebbero avere l'interesse a capire cosa si cela dietro i fantomatici concetti di "web marketing" o "social network"per comunicare la propria attività o il proprio territorio. Si, perché se aprire una pagina Facebook è facile come allacciarsi le scarpe o se postare un tweet e veloce come bere un caffè, non è altrettanto chiaro a tutti che queste due semplici azioni richiedono un preciso progetto. Ebbene seguendo il corso i ragazzi prima e anche gli operatori poi (iscrivetevi che il 9 maggio è dietro l'angolo!) riceveranno utili input per capire come procedere nello stravagante e colorato mondo social.

F: da dove parte l'idea di una corso di web marketing dedicato al turismo?
C: L’idea parte dall’amore per il Friuli Venezia Giulia, dalla convinzione che la nostra terra possa fare ancora molti passi da gigante nell’ambito della comunicazione e del turismo, partendo dai piccolissimi imprenditori e artigiani di settore fino ai Big incontrastati. Io e la mia collega siamo consapevoli di essere giovani e, sotto tanti aspetti, senza esperienze decennali alle spalle. Ma siamo altrettanto consapevoli del motore che ci spinge a voler fare qualcosa di positivo per la nostra regione ed è per questo che abbiamo chiamato gli esperti più importanti a livello regionale (e non solo) come relatori durante la giornata di formazione per le aziende turistiche (9 maggio 2014). Vogliamo iniziare a dare qualcosa alla nostra terra e pensiamo sia rilevante riuscire a raggiungere le persone con le storie di chi, usando i social network, ha costruito un successo che si rigenera ogni giorno.
S:. Ritengo che ci sia tanto da fare per rilanciare il turismo in una regione splendida come il Friuli Venezia Giulia Mi dispiace vedere le file ai confine con Slovenia e Croazia, d’estate, sapendo che tantissimi di quei turisti italiani e stranieri nemmeno si accorgono di quali splendide risorse avremmo da offrire: mare e montagne mozzafiato, relax e benessere nella natura, enogastronomia per tutti i gusti. Vorremmo con questa giornata di formazione dare un messaggio forte agli operatori del settore: è il momento di reagire, bisogna attrezzarsi per affrontare il mercato nel modo più adatto, ossia ascoltando il nostro utente e rispondendo alle sue esigenze. In una situazione complessa come quella attuale, dove i budget sono sempre più ristretti, ma la comunicazione richiede sempre più impegno e attenzione, vogliamo dare degli strumenti in grado di aiutare il mercato turistico regionale a rilanciarsi. I social network non sono la risposta alla crisi, ovviamente, ma un valido strumento, adattabile alle possibilità di ciascuno, per valorizzare la propria offerta a livello globale, perché, non so se dobbiamo ricordarlo, ma il mercato è globale.

E’ dunque la visione comune di entrambe che guarda al potenziale del FVG. Una speranza per far emergere anche e soprattutto tramite i giovani le peculiarità della nostra Regione.

F: il turista moderno è un fai-da-te soprattutto nel mondo dell'enoturismo; in FVG ci sono poi i turisti da spiaggia, i turisti di montagna, gli appassionati del trekking e delle corse in bici, i patiti delle sagre e quelli che passeggiano nelle città, Ejarque propone una strategia di marketing basata sulle esperienze e quindi sulle emozioni: che valore ha l'esperienza nel mondo del social, come può essere trasmessa un'emozione?
C: Ejarque parla di emozioni e del valore dell’esperienza del singolo all’interno di una strategia di marketing per lo sviluppo di promozione turistica: il #PianoTurismoFVG, presentato di recente agli operatori di settore, evidenzia più volte l’importanza dell’esperienza del cliente come motore di passaparola autentico e credibile, in grado di stimolare pubblicità realistica, attivando motori e strategie di comunicazioni specialistiche a livello regionale. Le storie e le emozioni sono quanto di più importante abbiamo a disposizione per comunicare qualsiasi cosa a qualcuno. Nel mio piccolo, siccome considero le storie un elemento irrinunciabile, sto organizzando un corso dedicato allo storytelling e ai contenuti per il web in chiave emotiva-emozionale. L’esperienza raccontata sorpassa la pubblicità ed è credibile perché il turista che ha vissuto un viaggio con l’anima, il cuore e la razionalità sarà una voce interessante da ascoltare. Molto più interessante di qualsiasi slogan pubblicitario, anche avvincente, creato a tavolino.
S: Il mondo dei social vive di emozioni e le stimola per trovare i contenuti. Facebook, in fondo, risponde anche alla nostra esigenza tutta emotiva di fare un salto nel passato e riallacciare i rapporti con vecchi amici d’infanzia che non si sentono più da tempo. I social attraverso le nostre esperienze ci permettono di raccontare ai nostri amici le emozioni che abbiamo vissuto, che spesso si trasformano in “recensioni” e “raccomandazione”, i famosi giudizi che un tempo si scambiavano al bar, davanti ad un caffè o un aperitivo, con la propria cerchia di amici, e oggi si scrivono sul web, magari anche in inglese, per permettere a tutto il mondo di rivivere quella splendida emozione che abbiamo vissuto noi.

Social & Storytelling? Mumble....un mondo intero da scoprire....che per il settore del turismo, come in quello dell'enogastronomia è forse la svolta decisiva.


F: I ragazzi e il social, sembra facile, ma non basta una chat! Dietro ogni campagna di web marketing non ci sono solo tweet, giusto?
C: Ci sono riflessioni, idee, scarabocchi, pianificazioni, strategie. Ci sono test di validità e discussioni con i colleghi; un’opera di taglia e cuci per raggiungere l’essenza di ciò che è importante fare, dire, generare, costruire.
S: Una campagna di social media marketing richiede innanzitutto strategia, quindi non basta un tweet o un post ogni tanto con un hashtag per ottenere dei risultati. Come per qualsiasi azione di promozione bisogna stabilire degli obiettivi e un percorso da seguire, individuare precisamente le tappe e il classico “chi fa che cosa”. Poi bisogna individuare degli strumenti di misurazione, per capire se ci stiamo dirigendo verso gli obiettivi o meno. È fondamentale tenere a mente che, anche se così tanto user friendly, i social non sono un gioco, ma uno strumento di comunicazione a tutti gli effetti.

Insomma social network: veri strumenti di comunicazione come e più dei media tradizionali.  Questione di tempestività. E per il turista fai-da-te, che non è poi così tanto sprovveduto come volevano dipingerci gli amici di Alpitour, la tempestività e la facilità di reperire informazioni aggiornate è la quintessenza della perfetta vacanza!!

F: la più grande "soddisfazione social" avuta finora?
C: Riuscire a lavorare con i social e riuscire a guadagnare con i social. Dopo aver vissuto tanta precarietà e disoccupazione alternata a lavori web al limite dello sfruttamento, senza tutele, garanzie, contratti, pagamenti dignitosi, essere in grado, ora, di mantenere la mia indipendenza economica grazie agli strumenti che amo, per cui ho studiato e nei quali mi sono spesa senza riserve è la più grande soddisfazione per me. Ne ho scritto molto nel mio blog www.sottoifioridililla.com e ne ho parlato tanto anche nell’e-book, disponibile in Amazon, “Social networking sotto i lillà”. Lavorare e badare al mio sostentamento sono due soddisfazioni irrinunciabili e raggiunte con tantissimo sacrificio e, talvolta, anche qualche amara lacrima. Però ora sorrido. E lavoro. E questo mi basta.
S: Senz’altro riuscire ad avviare discussioni partecipate. È facile postare opinioni o notizie, il difficile è riuscire a creare engagement.

Come dire non si può certo vivere di soli tweet, ma se un tweet ti cambia la vita wow, niente male!

A conclusione di questa full immersion nella testolina (e che testolina!!!) di queste due ragazze sono ancora più profondamente convinta che la nuova frontiera della comunicazione (non più tanto nuova ormai) dovrebbe diventare pane quotidiano per tutti, perché se è vero che i social network sono da un lato un gioco divertente, è altrettanto vero che quel gioco è ormai condiviso da miliardi di utenti nel mondo e che con esso imparano, studiano, lavorano e sviluppano nuove abilità, vendono, comprano, guadagnano e a conti fatti vivono.

Ah, dimenticavo, se siete in vena di divertimento e cultura non perdetevi fino al 3 maggio il Far East Film Festival a Udine. Ce n'è per tutti i gusti. Io ad esempio, non ho resistito alla tentazione e dopo un avvincente THE RAID 2 - tutto sangue che Bruce Lee a confronto era un novellino - mi sono immersa anche nello strampalato e demenziale 3D NAKED AMBITION. Ritornata a generi più sobri ho poi continuato con THE ATTORNEY e con l'insanguinato FIRESTORM! Il fascino della filmografia asiatica è tutta da provare!!!!
Ma il bello del FEFF16 è anche l'attesa, perché nel foyer del Teatro Giovanni da Udine troverete il mio amico Giovanni Munisso che, incaricato dal Movimento Turismo Vino, è in pole position al FEFF FOOD & WINE CORNER.
Dopo la vostra chinese session, vi offrirà e soprattutto descriverà fior fiore di etichette di vini friulani. E io naturalmente non ho potuto esimermi, gustando un brioso calice di SARA' dell'azienda Di Lenardo. Una gentile bollicina di Pinot Bianco con un lieve "pizzicore" ad avvolgere la delicatissima nota di mela. Insomma un calice per tutti i palati che si fa bere con semplicità e che in un'occasione come il FEFF ci sta proprio tutto!! ;-)

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