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sabato 1 luglio 2017

Nuova vita: sa di....birra!

Eccomi qui a distanza di parecchi anni.

Google vuole che ovviamente le visite al mio timido blog facciano ormai parte della storia, ridargli vita non sarà una facile impresa, ma ci proverò parlando della mia nuova vita professionale...
Che forse non interesserà a nessuno se non agli appassionati di birra o forse solo a me, ma chissenefrega.....dopotutto il bello è divertirsi facendo ciò che piace, o no?!


Ad agosto 2016, con un gruppetto di soci, mi sono imbarcata in una nuova avventura a sfondo alcolico...., non per ubriacarmi, ma per riprendere a lavorare dopo alcuni anni di militanza nel mondo del cazzeggio!!

Dai miei trascorsi nel giornalismo amatoriale ho ereditato la voglia di conoscenza e la curiosità e così mi sono fatta una discreta cultura nell'assaggio delle birre, memore anche dei miei trascorsi come sommelier. 
I sensi, tutti, con gli anni e l'esperienza si affinano - per lo meno i miei. I profumi li scovo, i sapori li mastico e la birra tra l'altro ha un che di deliziosamente facile per il mio palato.

Come sempre accade in queste occasioni, ci si fa prima le ossa e poi si sperimenta di persona. Sono nella fase del degustare e soprattutto dell'imparare, non ho la neppur minima pretesa di fare birra da me, ma non nego che prima o poi vorrò mettere anch'io le mani in sala cotte, forse non per imbastire la ricetta, ma solo per il piacere di suggerire quel di più tipicamente femminile che ormai in parecchi apprezzano.
Per ora ci sono l'enologo e soprattutto l'esperto mastro birraio, pioniere accanto ai grandi, di quel fermento birrario che ha contraddistinto gli anni '90 e che ha portato solo in tempi recentissimi al riconoscimento normativo della birra artigianale italiana.
Occupandomi di comunicazione potrei essere la voce della birra che loro producono e produrranno. Mica male!
L'impresa, la sfida è molto stimolante perché i birrifici italiani si stanno davvero moltiplicando come funghi, ognuno con una propria energia propulsiva, ognuno con temi e stimoli diversi. 
Grandi o piccoli che siano, i birrai vogliono emergere, vogliono fare le loro birre, classiche, creative o fantasiose e farle apprezzare al grande pubblico. 

Una riflessione. Il birraio, come il vignaiolo, è un orgoglioso e sa ciò che vuole. E' uomo che sperimenta e continua a farlo per una vita intera. E, senza abusare della parola passione, che odio, lui resta comunque un pasionario a volte eccentrico che si conquista il rispetto proprio grazie alla propria diversità.
Ho visto anche dell'altro in questo mondo birroso, e cioè che il mondo della birra, a differenza di quello del vino, è trasversale e squisitamente informale, tanto che a Vinitaly sono rimasta davvero stupita nel vedere come una birra si apprezza a prescindere da chi la propone, dai metri quadri dello stand o dal numero di premi che ha nel carnet. Beh, molto diverso dal fantastico mondo del vino, per anni il mio pane.
Il mondo della birra abbraccia le persone. 
E questo, se mi è concesso, in questi tempi in cui tutti sono lì pronti a farti le scarpe, in questo mondo di snobberia, apparenza e frenetica velocità del vivere è di altissimo valore aggiunto.
E se è vero che la craft beer è una nicchia per pochi, è anche vero che di birra tutti ci possiamo innamorare, dal biker più rockettaro, all'hipster più modaiolo, dall'uomo in tight alla signora della porta accanto, dallo sportivo al pianista...
Purché sia buona....
Io ho scelto. Il nostro è un piccolo birrificio artigianale, con una lunga storia da raccontare, fatta di tanti piccoli aneddoti. Un birrificio che nell'arco dei prossimi anni vorrei potesse far parlare molto di sé e soprattutto delle sue strepitose (è il caso di dirlo) birre.

E io non sono una persona modesta! :-) :-)

Cheers!

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